Derbigum va controcorrente e chiude il 2020 in positivo

L’azienda punto di riferimento per i sistemi per coperture è riuscita a risalire la corrente grazie a digitalizzazione e rapporti consolidati con gli applicatori che le hanno permesso di operare anche nei momenti più difficili. Su tali basi si guarda con fiducia anche al 2021

 Derbigum, punto di riferimento per i sistemi di coperture, ha chiuso il fatturato 2020 in crescita rispetto al 2019. Dati ancora provvisori, ma tendenza chiara e tutt’altro che scontata. Il 2020 è infatti stato un anno difficile per tutti e così è stato anche per il settore delle costruzioni che, lo registrano gli ultimi dati dell’Istat, archivia l’anno appena concluso con un meno 8,2%, in netto calo per la prima volta dopo tre anni di crescita. È in tale contesto, tuttora fortemente segnato dagli effetti dell’emergenza sanitaria sul sistema economico, che Derbigum è riuscita invece a crescere e a risalire la corrente. Il segreto? Digitalizzazione da una parte e modello di business dall’altra.

Il modello Derbigum è caratterizzato infatti da una lunga partnership con i cosiddetti DAC, Derbigum Approved Contractor, gli Applicatori Approvati presenti in modo capillare su tutto il territorio italiano specializzati nelle impermeabilizzazioni con sistema DERBIGUM. Una rete consolidata, in alcuni casi la collaborazione va indietro di decenni, che oltre ad essere molto affidabile ha mostrato capacità di adattamento anche nel periodo della chiusura forzata della primavera scorsa. Derbigum offre infatti supporto interamente gratuito ai progettisti, cosa che ha continuato a fare anche durante il lockdown. Questo ha permesso di mantenere contatti stretti e possibilità di scambio continuo per superare le difficoltà e ottenere quindi un guadagno reciproco in termini di efficienza e rapidità di risposta.

Altro punto di forza è stata la digitalizzazione, non una novità in casa Derbigum ma un asse strategico portato avanti da anni dal gruppo belga Imperbel e che si è tradotto ad esempio in corsi online e soluzioni digitali specifiche per facilitare il lavoro degli applicatori. È grazie a tale esperienza di relazione e di capacità di guardare al cambiamento che anche durante il difficile lockdown 2020 l’azienda ha potuto continuare ad operare per garantire i propri servizi anche a distanza, rimanendo sempre in contatto con i progettisti. Con la riapertura avvenuta a maggio sono riprese anche le attività in presenza, non abbandonando certo il salto in avanti fatto sul fronte della digitalizzazione ma dandogli anzi il giusto valore. Il 2020 è stato un anno difficile ma Derbigum è riuscita a non perdere alcuna opportunità di crescita. È partendo da qui che, ovviamente, si guarda con discreta fiducia anche al 2021.

«Dopo il lockdown le prospettive per la ripartenza del settore delle costruzioni erano tutt’altro che rosee – afferma Franco Villa, Country Manager & Sales di DERBIGUM Italia -. Per fortuna, il nostro modello di business ha continuato a rivelarsi efficace anche in questo anno difficile. È fondamentale continuare su questa linea, implementando sempre di più le nuove soluzioni digitali e mantenendo attivo il rapporto con i nostri applicatori. Su questa strada confidiamo che anche il 2021 possa essere un anno positivo per Derbigum». E, questo l’augurio, per tutto un settore che contribuisce a una bella fetta di Pil italiano.

 

www.derbigum.it

About DERBIGUM
DERBIGUM è oggi partner e punto di riferimento per l’impermeabilizzazione di coperture attraverso soluzioni di altissima qualità, ad alto contenuto tecnologico e innovativo, a basso impatto ambientale, sostenibili e sicure, semplici nell’applicazione, in grado di proteggere dagli agenti naturali e da qualsiasi condizione climatica, garantendone la tenuta e la durata nel tempo.  Il gruppo, di proprietà 100% belga, vanta unità di produzione in Belgio, a Lot e Perwez con filiali in Olanda, Francia, Italia, Svezia, Norvegia, Svizzera, Sudafrica. La società è poi rappresentata anche in Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo e Romania con più di due terzi della produzione destinati all’export. Conta ad oggi 350 addetti e una produzione annua di 10,6 milioni di m2 di membrane impermeabili e oltre a 3,2 milioni di kg di prodotti liquidi.

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