Come selezionare il content creator perfetto per la propria campagna
21-12-2022
Sempre più imprese si rivolgono a uno (o più) content creator per la propria campagna pubblicitaria. Scegliere il partner giusto non è, però, così semplice. Ecco perché, è sempre meglio affrontare il percorso di selezione supportati da qualche semplice consiglio
La creazione di una nuova campagna pubblicitaria o di un nuovo contenuto è, e sarà sempre, una “necessaria necessità” per i brand e le imprese. E, nonostante si possano avere internamente team affiatati, super competenti, professionali e completamente allineati con la storia del brand, la sua vision, la sua personalità e le modalità di engagement, per differenziare e dare un respiro differente a una nuova campagna di marketing è importante imparare a esternalizzare e affidarsi a dei content creator.
Un mercato in continua espansione
Il mercato dei creatori di contenuto continua a vivere un periodo di forte espansione. Questo è dovuto alla loro capacità di parlare un linguaggio “semplice” e familiare per il loro pubblico, che considera i contenuti prodotti autentici, nati da esperienze vissute in prima persona dal content creator e arricchiti da storie e da una visione personale. Attraverso queste leve si riesce ad amplificare le capacità comunicative e veicolare il messaggio di un brand, accrescendone le probabilità di spingere all’acquisto.
Primo passo per selezionare un content creator: obiettivi chiari
Per le aziende, il primo passo per districarsi in un mercato in crescita e formato da oltre 50 milioni di creatori è quello di comprendere a chi rivolgersi per specifiche campagne o per la creazione di contenuti ad hoc da “spalmare” su diversi canali social. Individuare il content creator migliore per rispondere alle esigenze del brand e produrre contenuti allineati. Per farlo è necessario partire da un’attenta analisi dei propri obiettivi e della tipologia di contenuto che si vuole proporre. E questo è fondamentale per riuscire ad avere contenuti perfettamente integrati con la propria strategia e garantirsi visibilità e un ritorno.
Sfruttare la propria community
Spunti interessanti sul come muoversi arrivano anche dalla propria community. I clienti, i fan e i partner che la compongono stanno probabilmente già creando contenuti riferiti al marchio, ai prodotti o ai servizi forniti dal brand. Non sfruttarli, contattando direttamente i propri follower e affini, vuol dire voltare le spalle a una grande opportunità. Questi contenuti possono, infatti, essere ri-condivisi vedendo crescere la fedeltà del marchio con il minimo sforzo.
I follower sono, inoltre, un’ottima cartina tornasole per quello che succede nell’universo dei content creator, perché li seguono e, spesso, ne sono alquanto aggiornati. Interrogarli attraverso una semplice storia su Instagram chiedendo consigli o creare una specie di contest per individuare l’influencer preferito dalla propria fan base, semplificherà le procedure per individuare il content creator più in linea con i gusti della propria community.
Piattaforme a pagamento
Piattaforme a pagamento come hashtagpaid.com e minisocial.com si rivelano molto utili nella ricerca, permettendo di collegare direttamente i marchi a creator e influencer. È sufficiente fornire un brief creativo e alcune semplici informazioni per vedersi restituire un servizio di “sensibilizzazione” tra i creatori di contenuti in pochissimo tempo, così da potersi dedicare al contenuto con maggiore tranquillità.
Conoscere il content creator
Gli aspetti chiave da tenere in considerazione nella scelta di un creator possono essere praticamente infiniti, dal numero di follower, ovviamente, fino all’area geografica in cui operano. Ma se c’è una cosa da cui non si può prescindere, questa è l’aderenza dei creator ai valori del proprio marchio. Conoscere la storia delle persone con cui si dovrebbe collaborare risulta fondamentale per evitare gaffe, incomprensioni o situazioni di incompatibilità. Ecco, perché, è importante sapere quali collaborazioni hanno tenuto in passato i creator, con quali partner sono legati, qual è il loro stile e quale il loro modo di pensare e di fare.
Tra i primi approcci diretti con un creator è, poi, importante aprire una comunicazione vis-à-vis per conoscere meglio la persona che si cela dietro il creator e l’influencer. Si possono tenere monitorate le interazioni della loro community per capire chi sono e le “vibrazioni” che sono in grado di emanare nei confronti dei propri follower, ma la comunicazione diretta racchiude opportunità uniche per l’azienda e il creatore stesso.
È, infatti, un passaggio chiave per instaurare una connessione umana con il proprio interlocutore e far passare al meglio il senso di ciò che vuole ottenere da una eventuale collaborazione e, al tempo stesso, entrare in sintonia con il tipo di prodotto e le modalità di divulgazione che il creator predilige normalmente.
Un mare di possibilità (in cui non annegare)
Seguendo questi consigli, ogni azienda ha la possibilità di individuare l’interlocutore capace di incarnare e veicolare al meglio le proprie campagne. L’importante, come in ogni altro campo della comunicazione, è avere sempre ben presente l’obiettivo da raggiungere e farsi trovare pronti anche alla necessità di cambiamento, comprendendo e analizzando contesti e situazioni legate al marchio, che sono necessariamente sempre in divenire. L’elevato numero di creator a disposizione offre possibilità praticamente infinite, spetta però ai brand cogliere quelle giuste per emergere.