PR Talk con Flavio Ranieri, Direttore Marketing e Comunicazione STANNAH

PR Talk con Flavio Ranieri, Direttore Marketing e Comunicazione STANNAH

STANNAH

Stannah, leader globale nella produzione e vendita di montascale e servoscala, è una multinazionale a conduzione familiare, fondata in Inghilterra nel 1867 da Joseph Stannah. L’azienda è presente in Italia dal 1995, dove ha promosso la cultura della mobilità e contribuito a diffondere il concetto di montascale, diventando leader di mercato. Con una sede centrale ad Assago, Stannah Italia si avvale di una rete capillare di tecnici e consulenti che copre tutto il territorio nazionale. Stannah produce e realizza montascale su misura, personalizzati a seconda delle esigenze del cliente, avvalendosi dei migliori materiali e strumenti in termini di tecnologia, sicurezza e design.

 

FLAVIO RANIERI

Flavio Ranieri, classe 1972, dopo la laurea magistrale e dottorato in Storia Economica all’Università Bocconi di Milano, compie un percorso che lo porta nel mondo del Marketing management. Dal 2014, a seguito di svariate collaborazioni con rinomati brand italiani e internazionali, si occupa oggi di strategia, sviluppo e coordinamento della comunicazione aziendale di Stannah Montascale S.R.L. Nel ruolo di Direttore Marketing e Comunicazione Stannah, gli obiettivi principali del suo operato sono legati alle vendite totali, al Turnover & EBIT, alla gestione di un team interno e di 5 agenzie esterne (media planning, agenzia creativa, digital PR, web agency, press media), all’aumento della notorietà del prodotto e del marchio e, in generale, al miglioramento della Brand Image&Identity dell’azienda.

 

STANNAH: IL VALORE NON È IL PRODOTTO, MA IL VANTAGGIO CHE PORTA

Per l’azienda leader mondiale dei montascale è su questo che si devono basare le PR

 

Quali sfide attendono le PR nel 2023, parlando in generale?

Le PR per Stannah sono multidirezionali, in termini di comunicazione classiche come l’ufficio stampa, ma anche sui canali digital, oggi essenziali. Vanno ovviamente tarate sugli interlocutori giusti nell’immenso mondo della rete – per noi sono tecnici, ingegneri, architetti e utilizzatori finali – a maggior ragione quando si tratta di prodotti difficili e delicati come i nostri.

Per contro, la sfida non è trasmettere solo le informazioni tecniche, ma i valori del brand e l’approccio che abbiamo al cliente: il nostro personale modus operandi, insomma.

Far capire attraverso forme classiche di comunicazione l’importanza di una vendita diretta, con la grande attenzione alle fasi di installazione e di manutenzione, è di per sé una sfida. Il nostro fattore distintivo, infatti, non è il prodotto, ma la cura estrema nei confronti della clientela e, soprattutto, ciò che questo prodotto apporta in termini di vantaggi.

Non si tratta solo di scendere e salire le scale, ma di riappropriarsi dei propri spazi e della propria libertà di movimento e di socialità, anche fuori casa.

Il cliente tipo di Stannah è la persona anziana, che comincia ad avere problemi di mobilità: a questa occorre far comprendere che il vero valore dell’oggetto che acquista è nel miglioramento della qualità di vita e nell’esperienza di vivere gli spazi di casa che questo favorisce. Lo stesso vale per l’altro gruppo di utenza dell’azienda, a cui sono rivolte le nostre soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ovvero i disabili.

Poi ci sono i clienti intermedi come il progettista, l’architetto, l’ingegnere e i negozi di ortopedia: ognuna di queste figure merita relazioni dedicate e costruite ad hoc.

 

Come prevedete di affrontare queste sfide nella vostra azienda?

La terza età deve poter essere vissuta a pieno e questa è diventata la nostra più grande sfida. Chi pensa che il digital non sia usato dalla popolazione anziana sbaglia: anche gli over 65 usano i social, vanno sul web, hanno un cellulare. Lo vediamo da come si è evoluta la domanda: dalla tv si è passati anche al web e alla ricerca su Google, che non è più solo drenata da caregiver, ma direttamente dal diretto interessato.

Stannah è una Pmi e, considerate le dimensioni, deve affidarsi a competenze esterne: per questo motivo abbiamo una società di PR che ci aiuta a trovare la migliore strategia per il nostro posizionamento sul mercato.

Cosa usiamo? L’ufficio stampa classico è imprescindibile, ma intraprendiamo anche azioni di media relation specifiche, ad esempio quelle utilizzate per far arrivare al Parlamento la richiesta di prolungare lo sconto in fattura o introdurre le agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

La nostra azienda si avvale anche delle digital PR, facendo ricorso a una scrittura professionale e di settore su portali specializzati, blog e pagine social pertinenti. La presenza di Stannah sui social network come Facebook e Instagram è solo l’inizio di un percorso che sta iniziando a espandersi anche su LinkedIn. Investire maggiormente in questa piattaforma rappresenterebbe, infatti, una prospettiva di crescita futura, per raggiungere un pubblico più ampio e costruire connessioni significative nel mondo professionale.

 

C’è un progetto di PR del quale siete particolarmente orgogliosi?

Ce ne sono tanti, ma ricordo con orgoglio “Stannah racconta”, il progetto per i 25 anni dell’azienda, a cavallo fra le PR e la comunicazione integrata. Per la realizzazione di questo progetto, durato qualche anno, sono state raccolte le storie dei nostri clienti che più ci hanno colpito. Abbiamo girato per l’Italia con un fotografo e un videomaker per raccogliere le testimonianze di vita di alcuni clienti e utilizzatori. Queste storie sono poi state raccontare da un imprenditore-scrittore, Marco David Benadì e messe sul sito dell’azienda; a seguire, visto il successo riscosso, sono state raccolte nel libro “Su e giù per la vita” pubblicato dalla casa editrice Baldini&Castoldi. È stata un’esperienza importante anche in termini di Internal Marketing, che ci ha permesso di capire come ci percepiscono i clienti e come li percepiamo noi.

Il nostro obiettivo è sempre stato uno: narrare un prodotto difficile, che entra nell’intimità di case e di vite e che, se all’inizio è visto con diffidenza, si rivela in seguito essenziale per migliorare la qualità della vita. Vogliamo andare oltre la funzionalità, facendo capire che un prodotto Stannah apre tante possibilità prima precluse.

 

Quanto e in che modo il top management aziendale è coinvolto nelle strategie di PR aziendali?

È sempre coinvolto, anche perché è composto dall’AD e da 4 manager che partecipano con lui alla gestione. L’AD è sempre in prima linea ed è la figura apicale delle PR. Si espone in prima persona, ad esempio ha scritto di suo pugno il discorso rivolto al Parlamento per spingere i benefit fiscali.

È la persona di riferimento per le interviste e l’azienda è sempre alla ricerca di speaking opportunity che permettano di fare cultura sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche: è un mondo di cui si parla molto, ma non lo si conosce fino in fondo. Ciò che ci sta a cuore è la valorizzazione della terza età e della persona.

Interviste, fiere, forum, seminari, non ci tiriamo mai indietro. I social invece vengono gestiti separatamente, infatti i profili privati non si intersecano con quelli istituzionali. L’AD a volte utilizza i suoi profili per far passare alcuni messaggi o alcune iniziative dell’azienda, ma solo se vuole e con parsimonia. Non c’è una strategia al riguardo perché in Stannah c’è la massima libertà di azione.