PR Talk con Marco Zucchetti, Senior PR & Communications Manager FLIXBUS
22-03-2023
FLIXBUS
FlixBus dal 2013 offre un nuovo modo di viaggiare, comodo, green e adatto a tutte le tasche grazie alla rete di collegamenti in autobus intercity più estesa al mondo, con oltre 400.000 collegamenti al giorno verso oltre 5.500 destinazioni in 40 Paesi.
Le sedi sono a Milano, Monaco di Baviera, Berlino, Parigi, Zagabria, Stoccolma, Amsterdam, Aarhus, Praga, Budapest, Los Angeles, Madrid, Bucarest, Varsavia, Bruxelles, New York, Kiev, Belgrado, Lisbona, Norimberga, Istanbul, Londra, San Paolo e Sofia.
Fondata e avviata in Germania, la società lavora a braccetto con le PMI del territorio. Le aziende di autobus partner, caratterizzate da una solida esperienza nel settore, sono responsabili del servizio operativo e della flotta di autobus verdi, tutti dotati dei più alti standard di comfort e di sicurezza.
MARCO ZUCCHETTI
Classe 1990, Marco è Senior PR & Corporate Communication Manager per FlixBus. Il suo ruolo si divide fra la filiale italiana, per cui si occupa di media relation e dell’ideazione e implementazione di campagne PR, e funzioni globali in ambito di Corporate Social Responsibility e Crisis Communication.
È approdato a FlixBus dopo un’esperienza in AIGO, una delle principali agenzie di Milano in ambito di comunicazione del turismo. Si è laureato in Lingue e Media Management all’Università Cattolica di Milano dopo un Erasmus a Karlsruhe, dove si è specializzato prevalentemente in comunicazione interculturale e creazione mediale.
LE PR SONO ESSENZIALI PER SFRUTTARE IL PRIMO ANNO A PIENO POTENZIALE DOPO LA PANDEMIA
Marco Zucchetti, Senior PR & Corporate Communication Manager FlixBus: “Abbiamo riconquistato un campo da gioco su cui possiamo finalmente tornare a misurarci”. E i manager devono essere coinvolti in prima persona, in una logica phygital
Quali sfide attendono le PR nel 2023, parlando in generale?
Ci attende una transizione verso modelli più sostenibili di vita. Si è appena concluso l’anno che molti definiscono “della ripartenza”: durante la pandemia le attività di PR si sono sovvertite e ora assistiamo a un mescolamento delle prassi precedenti. Il 2023, quindi, è l’occasione per cementare quello che avevamo iniziato nel 2021, quando la situazione sanitaria iniziava a rasserenarsi.
Si apre un periodo di opportunità molto preziose per un vero cambio di marcia. Abbiamo riconquistato un campo da gioco su cui possiamo finalmente tornare a misurarci.
Nel mondo degli spostamenti, in particolare, siamo chiamati a interrogarci su forme di turismo caratterizzate da una dimensione più virtuosa, di prossimità, slow e responsabile, tutte tendenze in atto già prima della pandemia e che si stanno consolidando.
Il focus, nel turismo, è sempre più sulla sostenibilità e su questo si dovranno concentrare le azioni di PR. Ciò che prima era relegato a scelte per i pochi che mostravano sensibilità sul tema oggi è condiviso da sempre più persone. La differenza è già evidente: prima il tempo a disposizione per le vacanze serviva per macinare più chilometri possibili, oggi lo si trascorre anche in località del proprio Paese. La vita non è più sinonimo di ritmi accelerati e condensazione.
Come prevedete di affrontare queste sfide nella vostra azienda?
Sul trasporto c’è stata una progressiva responsabilizzazione, e si sta passando dallo spostamento con auto privata a quello collettivo. Una tendenza bottom-up e top-down insieme, è questa la sua forza. Le persone si sono prese il tempo per riflettere sulle proprie abitudini, e non solo per ragioni legate al risparmio. Tutto va in questa direzione. La generazione Z è più consapevole e fa la differenza, ma non sono solo i giovani ad aver cambiato passo.
Il nostro territorio aiuta: l’Italia è un paese geograficamente poco omogeneo, e quindi l’autobus diventa un’opzione particolarmente efficace rispetto ad altri mezzi. Qui entrano in gioco le PR: la collaborazione con le realtà locali per noi è essenziale perché sono le più adeguate a valorizzare le caratteristiche territoriali mettendone in risalto le sfumature.
Questa è la nostra sfida: promuovere l’importanza di una mobilità collettiva, cercando di superare il preconcetto di lentezza e scomodità di cui ancora paga scotto l’autobus, a fronte dell’opportunità che offre per riscoprire il mondo a un passo più lento e con maggiore capillarità.
C’è un progetto di PR del quale siete particolarmente orgogliosi?
Ne ho più d’uno. Abbiamo fatto rete con una serie di musei cosiddetti “minori” sul territorio italiano con convenzioni ad hoc, studiate su misura per diverse opportunità di collaborazione. Parlo, ad esempio, del Museo della Bora a Trieste, una realtà poco conosciuta al di fuori della città: per i passeggeri FlixBus c’era la possibilità di fare una visita guidata gratuita nei luoghi del vento.
Due anni fa abbiamo attivato anche una sinergia con Loquis, società di geopodcasting che ha creato una playlist apposita per i nostri passeggeri. Ascoltabile solo su FlixBus, permetteva a chi viaggiava di seguire la narrazione geolocalizzata relativa al luogo che stava attraversando in tempo reale.
Oggi abbiamo in essere una partnership con l’Associazione Europea delle Vie Francigene: i pellegrini da Canterbury a Santa Maria di Leuca possono percorrere dei tratti a bordo dei nostri autobus. Collaboriamo anche con OstelloBello, che ha un target molto affine al nostro, nonostante nel tempo ci siamo estesi a un pubblico sempre più trasversale, quindi non più soltanto giovanile.
Quanto e in che modo il top management aziendale è coinvolto nelle strategie di PR aziendali?
Il ruolo delle PR è stato da subito essenziale in Italia, dove il turismo sull’autobus inizialmente era ancora associato prevalentemente ad ambiti molto circoscritti, come quello delle gite scolastiche. Nel 2015, con un’app e un sito per prenotare, wi-fi a bordo, prese per caricare i device, abbiamo contribuito all’innovazione di un settore e al suo riposizionamento.
Certo, per farlo era necessaria una consapevolezza condivisa a tutti i livelli. La comunicazione ha quindi coinvolto da subito il top management, con partecipazioni di persona a eventi e convegni di settore, così come a speaking opportunity per portare questa novità a un pubblico ampio. Abbiamo anche condiviso un uso più consapevole dei social: sono i manager in prima persona che raccontano la nostra realtà e le attività a essa connesse sui propri canali personali, e, così facendo, valorizzano l’esperienza FlixBus dandole un tocco personale con una scrittura propria.
Non è più “se sei sui social non stai lavorando”: al contrario, questa modalità di utilizzo concepisce la personalità individuale proprio come valore aggiunto del racconto della dimensione lavorativa.
In una parola sì al “phygital”, il perfetto incrocio tra physical e digital.