CPR Magazine Soluzione Group - Brand Journalism

Brand journalism: la nuova frontiera della comunicazione aziendale per costruire reputazione di marca

L’era digitale ha cambiato il modo in cui le aziende comunicano con il loro pubblico. L’advertising e la narrazione commerciale da sole non sono più sufficienti per distinguersi dalla concorrenza e conquistare un pubblico fedele. In questo contesto, il Brand Journalism rappresenta un nuovo approccio alla comunicazione aziendale.

Ma cosa si intende esattamente per Brand Journalism? Il Brand Journalism è una forma di storytelling che utilizza le tecniche del giornalismo per creare contenuti informativi, coinvolgenti, non auto referenziali, capaci di attrarre e fidelizzare gli utenti. Il risultato del Brand Journalism è un contenuto che si distingue dalla pubblicità tradizionale perché è più autentico, credibile e stimolante per il pubblico, capace di vivere su diversi canali, Brand Magazine in primis, ma anche social media, video e podcast.

Per entrare nei tecnicismi della materia abbiamo coinvolto Roberto Zarriello, giornalista, saggista e brand journalist, co-autore del libro “L’impresa come media. Brand journalism: tecniche giornalistiche per raccontare la tua azienda” che ha risposto ad alcune domande puntuali sul tema.

Qui sotto il suo contributo che esplora in dettaglio il concetto di Brand Journalism e ci racconta come le aziende possono utilizzarlo per costruire la reputazione del proprio marchio, analizzando i vantaggi di questa tecnica rispetto ad altre forme di comunicazione aziendale.

 

  1. Si può individuare una differenza sostanziale tra il Marketing Tradizionale e il Brand Journalism? 

“Il Brand Journalism è un tipo di giornalismo che si occupa dell’impresa, ovvero di tutto ciò che ruota attorno a un marchio, o brand, con una precisa finalità: informare i lettori sulla storia dell’azienda, utilizzando gli strumenti e le regole proprie del professionista della notizia. La differenza con il marketing tradizionale è tutta qua. Stiamo parlando di informazione e non di comunicazione. È chiaro, ovviamente, che il Brand Journalism è una attività utile, in primo luogo, al brand e indirettamente anche alle vendite”.

 

  1. In cosa consiste il “think like a journalist” che risulta essere la regola fondamentale per concretizzare la strategia di brand journalism?

“Immaginiamo il Brand Journalism come una nuova forma di comunicazione che non è pubblicità. Chi si occupa di Brand Journalism non deve vendere prodotti o servizi ma informare rispettando i principi deontologici più importanti del giornalismo, primo fra tutti la verità dei fatti. Il Brand Journalism può essere utilizzato per informare il mercato su tutto ciò che ruota attorno al marchio ma anche per trasmettere una certa sensibilità verso i temi valoriali più cari all’azienda”.

 

  1. Che cosa significa dire che “nel Brand Journalism un’azienda decide di ragionare da media company?”

“Significa non improvvisare. Significa svolgere l’attività di brand journalism in maniera strutturata, ovvero bisogna avere una redazione e un preciso piano editoriale”.

 

  1. Quali settori aziendali ed imprenditoriali sono agevolati dal Brand Journalism?

“Il Brand Journalism può essere applicato in ogni settore in cui un’azienda, piccola e grande che sia, voglia valorizzare il proprio brand, come ho detto sopra, e informare il mercato su tutto ciò che ruota attorno al marchio ma anche per trasmettere una certa sensibilità verso i valori incarnati dalla stessa azienda. Per fare questo occorre comunque investire energie e risorse e dotarsi di professionalità adeguate. Rimane però una sfida ancora da vincere che dipende dalla peculiarità del nostro sistema produttivo: la presenza massiccia di PMI ovvero piccole e medie imprese. Fare Brand Journalism è ovviamente più semplice per le aziende di grandi dimensioni ma anche quelle più piccole possono e devono sfruttare questa grande opportunità per raccontare se stesse al mercato. Le nostre PMI possono raccontare storie molto belle. Bisogna solo avere il coraggio di investire più risorse in innovazione”.

 

  1. Se volesse svolgere un’analisi SWOT del Brand Journalism, quali sono le principali opportunità e minacce del Brand Journalism?

“Tra le opportunità inserirei sicuramente la possibilità di far crescere il valore del brand attraverso le storie raccontate ad esso collegate. Cosa che, nel tempo, porterà sicuramente risultati anche in termini di crescita del fatturato. Tra le minacce, invece, la scelta necessaria legata all’investimento in termini di strumenti (ad esempio, magazine, blog, web tv, ecc.) e di risorse umane adeguate. Come dicevo, non si può improvvisare. E per avere risultati nel medio lungo termine occorre avere un budget specifico”.

 

  1. Secondo la sua esperienza a quale tipologia di target è indirizzato il Brand Journalism?

“Se il target del giornalismo è il lettore o l’utente finale, nel Brand Journalism il target è rappresentato dal cliente presente e futuro dell’azienda”.